Il creditore insoddisfatto potrà ottenere dall’INPS una trattenuta pari al 20% della parte eccedente il minimo vitale: il minimo vitale si aggira attorno all’importo massimo dell’assegno sociale aumentato della metà, in pratica siamo, attualmente, intorno ai 700 euro.
Quindi, se lei percepisse una pensione di reversibilità di mille euro nette, ad esempio, il prelievo mensile dalla pensione, finalizzato a rimborsare il credito azionato, risulterebbe pari a circa 60 euro/mese.
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