Ornella De Bellis

Ho fatto domanda di mutuo cointestato con la mia compagna, che risulta segnalata in CRIF per una situazione di 10 anni fa (immobile pignorato e venduto all’asta). La richiesta è stata respinta dal primo istituto a cui ci siamo rivolti. Dopo 2 settimane abbiamo riprovato con un’altra banca, la quale, facendo ricerca in CRIF, ha visto la prima domanda respinta. Ora ci chiede una liberatoria da parte della prima banca per procedere con la richiesta. Cos’e? Cosa comporta?

Come già riferito nel precedente intervento, avrebbe dovuto attendere almeno un mese dal rifiuto opposto da UniCredit per poter presentare nuova istanza di accesso al credito ad altra banca.

Comunque, anche se avesse rispettato i termini, sarebbe rimasta sempre censita la posizione estratta dai pubblici registri immobiliari e relativa all’intervenuto pignoramento ed espropriazione dell’immobile di cui è stata comproprietaria la sua compagna.

Bisognerebbe attendere la cancellazione di questa segnalazione prima che la signora possa avere qualche chance (seppur remota) di ottenere nuovo credito: come già riferito, la cancellazione interviene automaticamente decorsi dieci anni dalla data di trascrizione del pignoramento nei pubblici registri immobiliari: dunque, la permanenza in centrale rischi dovrebbe essere ormai agli sgoccioli.

In alternativa, in presenza, della segnalazione in una centrale rischi privata (nella fattispecie Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria – CRIF) la nuova banca interpellata chiede, per poter concedere il prestito, la certificazione (quietanza liberatoria) rilasciata dalla banca che erogò a suo tempo il mutuo non rimborsato dalla sua compagna, attestante che, dopo la vendita all’asta e l’espropriazione dell’immobile, non residuò alcun importo, ancora non rimborsato, a carico della debitrice sottoposta ad azione esecutiva.


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