A pensar male si potrebbe dire che l’addetto al recupero crediti consiglia di provvedere a tamponare il finanziamento, tralasciando la carta revolving, perchè è stato incaricato del recupero della rata di quel prestito e, solo raggiungendo l’obiettivo può percepire la provvigione: ma si sbaglierebbe. Il problema è che alla settima rata (anche non consecutiva) pagata in ritardo il creditore ha facoltà di rescindere il contratto e chiedere il versamento del debito residuo in unica soluzione. Ed allora, è più facile racimolare lo scoperto della carta revolving che non i ventimila euro che ancora residuano dal prestito AGOS.
Diciamo che l’espropriazione della casa di proprietà da parte di AGOS, per ottenere il rimborso dei 20 mila euro che ancora mancano all’appello, non è uno scenario verosimile, nel senso che, al momento, se il debito residuo della banca che ha concesso il mutuo ipotecario è ancora alto, la vendita coattiva dell’immobile porterebbe all’assegnazione del ricavato della vendita al mutuante (la banca) e non al creditore chirografario (AGOS).
Piuttosto, più realisticamente, AGOS potrebbe procedere al pignoramento del 20% della sua busta paga: ovvero 160 euro/mese.
L’unica soluzione, nella situazione in cui versa, è quella di far ricorso alla legge 3/2012 per la composizione delle crisi da sovraindebitamento: può proporre al giudice, con il supporto degli organismi preposti, un piano del consumatore che porti ad una rimodulazione dei piani di rientro relativi alle esposizioni debitorie a cui non riesce più a far fronte, con rate mensili sostenibili in base alle attuali esigenze di sussistenza.
Questo link consente di accedere al registro gestito dal Ministero della Giustizia dove è possibile reperire l’elenco degli organismi abilitati alla composizione della crisi da sovraindebitamento, nonché tutti i dati di contatto, per ottenere adeguata assistenza nella presentazione di piano del consumatore presso il Tribunale territorialmente competente.
Potrà cercare l’OCC (Organismo di Composizione della Crisi) più vicino al luogo in cui vive e lavora, semplicemente effettuando una ricerca su Google (o altri motori) con chiave OCC in aggiunta alla provincia o alla regione prescelta.
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