Contratti di prestito – sconto di portafoglio
Struttura e funzione economica dello sconto di portafoglio
Lo sconto è il contratto di prestito con il quale la banca, previa deduzione dell'interesse, anticipa al cliente l’importo di un credito verso terzi non ancora scaduto, mediante la cessione, salvo buon fine, del credito stesso.
L’operazione di sconto di portafoglio si sostanzia in un prestito monetario economicamente garantito dalla cessione di un credito; presupposto dello sconto di portafoglio è l’esistenza di un credito non scaduto del cliente scontatario verso terzi; funzione peculiare del prestito, che con lo sconto la banca fa al cliente, è quella di consentirgli la realizzazione anticipata del credito, mediante cessione pro solvendo di esso, ovvero mediante il trasferimento del titolo di credito in cui il credito stesso sia incorporato.
Oggetto del prestito a sconto di portafoglio possono essere crediti cartolari (cambiali, tratte documentate, ecc.), crediti non cartolari (semestralità e annualità dovute dallo Stato o da enti pubblici territoriali) oppure crediti incorporati in titoli di natura non cambiaria.
Principali rischi (generici e specifici) del prestito ottenuto attraverso sconto di portafoglio
Tra i principali rischi, va tenuta presente la possibilità di restituire le somme anticipate dalla banca, qualora il credito oggetto dello sconto non venga onorato.
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27 Giugno 2013 · Chiara Nicolai
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