Occupazione casa coniugale – Escluso qualsiasi obbligo di corrispettivo per il terzo acquirente da parte del coniuge assegnatario
Finché perdura il titolo in forza del quale il coniuge assegnatario della casa coniugale occupa l’immobile, è escluso qualsiasi obbligo di pagamento al terzo acquirente da parte del beneficiario.
Ogni forma di corrispettivo verrebbe a snaturare la funzione stessa dell’istituto, in quanto incompatibile con la sua finalità esclusiva di tutela della prole, fintantoché siffatta finalità non venga ritenuta insussistente con provvedimento giudiziale che revochi o dichiari inefficace detta assegnazione.
Le condizioni per il mantenimento del diritto personale di godimento a favore del coniuge assegnatario della casa coniugale decadono quando viene meno la presenza di figli minorenni o di figli maggiorenni non economicamente autosufficienti, con il medesimo conviventi.
In questi termini si sono espressi i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 15367/15.
24 Luglio 2015 · Ludmilla Karadzic
Altri post che potrebbero soddisfare le esigenze informative di chi è giunto fin qui
Rilascio della casa familiare - Il terzo acquirente può proporre domanda di accertamento dell'insussistenza delle condizioni per il perdurare dell'assegnazione
Com'è noto, in tema di separazione personale, il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario, avendo per definizione data certa, è opponibile, ancorché non trascritto, al terzo acquirente in data successiva per nove anni dalla data dell'assegnazione, ovvero, ma solo ove il titolo sia stato in precedenza trascritto, anche oltre i nove anni. Tale opponibilità conserva, beninteso, il suo valore finché perduri l'efficacia della pronuncia giudiziale, costituente il titolo in forza del quale il coniuge, che non sia titolare di un diritto reale o personale di godimento dell'immobile, acquisisce il diritto di occuparlo, in quanto affidatario di ...
Separazione personale e debiti per l'ex coniuge non assegnatario » Si rischia il pignoramento della casa coniugale?
Dopo la separazione personale, di norma, l'ex abitazione coniugale viene assegnata all'ex coniuge a cui viene affidata la prole. Ma se l'altro coniuge è sommerso dai debiti, si rischia comunque il pignoramento da parte dei creditori, per metà, dell'ex casa coniugale? Per evitare questa fattispecie è sufficiente trascrivere il il provvedimento di assegnazione del magistrato nei registri immobiliari? Chiariamolo nel prosieguo dell'articolo. Non vi sono dubbi: in questi casi particolari, l'immediata trascrizione del provvedimento del giudice di assegnazione della casa coniugale mette al riparo ex coniuge affidatario e figlio convivente da possibili azioni e pignoramenti di futuri creditori dell'ex coniuge ...
Assegnazione casa coniugale - Si tratta di un atipico diritto personale di godimento e non di un diritto reale
In tema di imposte comunali sugli immobili (ICI, IMU, TASI) il coniuge affidatario dei figli al quale sia assegnata la casa di abitazione posta nell'immobile di proprietà (anche in parte) dell'altro coniuge non è soggetto passivo dell'imposta per la quota dell'immobile stesso sulla quale non vanti il diritto di proprietà ovvero un qualche diritto reale di godimento (diritto di abitazione, usufrutto, comodato). Con il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa coniugale in sede di separazione personale o di divorzio, infatti, viene riconosciuto al coniuge un atipico diritto personale di godimento e non un diritto reale, sicché in capo al coniuge ...
Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!
Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) e visualizzare il form per l'inserimento, devi prima accedere. Potrai accedere velocemente come utente anonimo.
» accesso rapido anonimo (test antispam)