EURIBOR IRS e SPREAD per il mutuo
Mutui - Tasso variabile e EURIBOR
EURIBOR è l'acronimo di EURo Inter Bank Offered Rate. Si tratta cioè del tasso interbancario di offerta in euro.
IRS è l'acronimo di Interest Rate Swap.
SPREAD è letteralmente lo scarto o il margine.
Il TASSO VARIABILE, è ancorato all'indice EURIBOR ed è soggetto a variazioni; quindi può, a seconda delle oscillazioni dell'Euribor stesso, crescere o decrescere, con la conseguenza che la rata mensile può aumentare o diminuire.
Se ciò dovesse accadere, la banca provvede al ricalcolo in base al debito residuo dell'ammontare delle rate residue.
Come alternativa all'aumento o diminuzione del valore delle rate, alcuni istituti di credito pongono una particolare tipologia di contratto nota anche con l’appellativo di MUTUO AFFITTO.
Mutuo affitto
Tale modalità prevede che anziché aumentare (o diminuire) il valore della rata, aumenti (o diminuisca) il periodo di rimborso, mantenendo la stessa rata costante. In altre parole, una variazione dell'indice di riferimento, non va ad incidere sull’importo della rata che si mantiene costante, ma determina una contrazione o una dilatazione del periodo di rimborso.
A titolo di esempio se la rata è stabilita in 500 € per 20 anni e l’Euribor dovesse aumentare di un valore X, il valore della quota mensile resta inalterato, ma il periodo si prolunga a 20 anni e 3 mesi o 21 anni o comunque di quante mensilità sono sufficienti a coprire la variazione. Esso si applica per periodi fino a 30 anni. L'aumento dell'Euribor implica o la variazione periodale della durata di mutuo o la possibilità di estinguere l'impegno con una maxi rata finale.
Mutui - Tasso fisso e IRS
Il TASSO FISSO invece, viene stabilito nel contratto di mutuo e resta costante per tutta la durata del mutuo stesso. Esso ha come indice di riferimento l’IRS. Chiaramente, la certezza del tasso fisso e la conseguente rinuncia a qualunque rischio di oscillazione ha un costo; infatti il tasso fisso costa in genere,, 2 o 3 punti in più di quello variabile.
Mutui - Lo SPREAD il margine per la banca
Lo SPREAD è il ricarico che ogni banca decide di aggiungere al tasso di base quale proprio ricavo. Il principio è classicamente commerciale. Il commerciante (la banca) compra il prodotto (il denaro) ad un prezzo (tasso di scambio interbancario) e lo rivende alla sua clientela ricaricato di un margine di guadagno (spread).
Il tasso d’interesse, in definitiva, è costruito utilizzando due elementi:
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