Mutuo residuo ed accollo concesso dalla banca per prima casa
Accollo del mutuo previsto nell'accordo preliminare di acquisto immobile
Nel compromesso per l'acquisto della prima casa e stato concordato l'accollo del mutuo residuo. La banca concede l'accollo ma vuole cambiare le condizioni originarie aumentato di due punti lo spread applicato.
E' possibile opporsi e pretendere di mantenere invariate le condizioni originarie del contratto di mutuo esistente?
Accollo mutuo residuo - Per quello liberatorio la banca può decidere nuove condizioni contrattuali
Non esiste alcuna normativa che preveda l'obbligo di concedere l'accollo liberatorio (credo sia il suo caso).
Nè tanto meno quello di concederlo alle stesse condizioni del mutuatario originario.
Nell’accollo del mutuo assistito da ipoteca, la banca creditrice deve dare il proprio assenso e normalmente non libera il mutuatario originario. Ciò significa che i responsabili del debito ipotecario saranno sia il contraente originario, sia il subentrante liberante.
Le banche possono non aderire all'accollo liberatorio, nell’ipotesi in cui ritengano che il subentrante non abbia i requisiti per poter soddisfare il credito. O, comunque, che il mutuatario subentrante non abbia lo stesso merito creditizio di quello uscente. O, solo per specularci sopra.
Quando liberano il mutuatario venditore (accollo liberatori) non c'è praticamente più alcun legame fra il contratto di mutuo originario e quello accollato. E le banche possono ancora richiedere un aumento dello spread.
Come vede "se non è zuppa, è pan bagnato". In qualsiasi modo si rigiri la frittata le banche possono, in sostanza, fare quel che vogliono.
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